Messina 2 maggio 2020

Al Direttore Generale
A.O.U. Policlinico “G. Martino”
Dott. Giuseppe Laganga Senzio
protocollo@pec.polime.it

Al Magnifico Rettore
Università degli Studi
Prof. Salvatore Cuzzocrea
protocollo@pec.unime.it

Prot. n. 12/CA 2020

Oggetto: esami autoptici su cadaveri sospetti o positivi per COVID-19.

Il SARS-CoV-2 che causa la malattia COVID-19, ha fatto riemergere il problema legato alla sicurezza delle sale autoptiche in tutta la nostra regione, come documentato da alcuni organi di stampa.
Il documento stilato dalle Società scientifiche COMLAS e SIAPEC-IAP, che rappresentano i medici legali del SSN e gli anatomopatologi, inviato al Ministro della Salute ha certamente contribuito alla pubblicazione di un rapporto del Gruppo di Lavoro dell’ISS “Cause di morte COVID-19”, attraverso una procedura proprio per l’esecuzione di riscontri diagnostici in pazienti deceduti con infezione da SARS-CoV-2, raccomandando nei casi di richiesta di riscontri diagnostici di considerare ogni salma potenzialmente infetta e quindi adottare tutte le misure precauzionali al fine di evitare rischi di contagio per gli operatori. Il SARS-CoV-2 difatti è stato classificato come agente patogeno HG3, cioè tra quelli che possono causare gravi malattie nell’uomo e costituire un serio pericolo per i professionisti addetti.
Il Ministro della Salute nel decreto del 1 aprile n. 11285 del 2020, da un lato sconsiglia nel procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di COVID-19 durante il periodo emergenziale, e dall’altro specifica che in caso di esecuzione occorre tener conto dei rischi e dei vantaggi connessi a tale procedura e di effettuare eventuali autopsie solo in quelle sale settorie che garantiscono condizioni di massima sicurezza e protezione infettivologica per operatori ed ambienti di lavoro con un livello di sicurezza BSL3, quindi con un adeguato sistema di aerazione, pressione negativa della sala autoptica rispetto alle aree adiacenti, installazione di filtri HEPA e DPI adeguati.
A tutto ciò si aggiunge che, a seguito di un Protocollo d’intesa tra Università e Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, con delibera del CS n. 157 del 20.01.2019, è stato approvato un regolamento per l’espletamento di attività di consulenza tecnica medico-legale per esami cadaverici esterni ed autopsie, da svolgersi presso la sala mortuaria e la relativa sala autoptica allocate rispettivamente tra il piano terra ed il piano seminterrato del padiglione D dell’Azienda Ospedaliera. È bene ricordare che per trasferire il cadavere al piano seminterrato viene utilizzato un montacarichi ad uso promiscuo e molto spesso durante l’esecuzione di esami autoptici si propaga un cattivo odore in tutto il padiglione D.

La recentissima legge regionale n. 4 del 3 marzo 2020 non ha affrontato il problema relativo alla messa in sicurezza delle sale autoptiche siciliane; mentre nel piano di emergenza aziendale aggiornato al 23 marzo 2020 è stato disposto, in un secondo momento, che le salme dei pazienti deceduti per COVID-19 venissero allocate presso l’Aulario dell’AOU.
Si rammenta inoltre che, l’art. 15 del DPR 10 settembre 1990, n. 285, regolamento di polizia mortuaria, regola il numero di celle frigorifere per territorio ed il numero di quelle previste per isolare cadaveri portatori di radioattività o di malattie infettive-diffusive.
Non è superfluo, e sicuramente non spetterebbe a questa O.S., ricordare l’utilità ed in alcuni casi l’indispensabilità che il riscontro diagnostico può fornire nella normalità, ma lo sarebbe stato ancor più utile oggi eseguirlo ai pazienti deceduti per COVID-19. Invece, occorrerebbe riflettere sul perché il numero di riscontri diagnostici per adulto, presso questa Azienda, è da sempre stato vicino allo zero/annuo.
Pertanto a seguito di quanto esposto, questa O.S. chiede la messa a norma della sala mortuaria, con la diversificazione delle sale di commiato anche per area COVID-19, che la sala autoptica ubicata al piano seminterrato venga spostata al piano terra, nel pieno rispetto dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalle normative vigenti a salvaguardia e tutela di docenti, specializzandi e operatori sanitari tutti.

Distinti saluti

Il Coordinatore FGU
Dipartimento Università
dott. Paolo Todaro

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2 Maggio 2020

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